LightonRights (finanziato da ActionAid International Italia E.T.S e Fondazione Realizza il Cambiamento nell’ambito del progetto “THE CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment” cofinanziato dall’Unione Europea) è il progetto nato dalla consolidata collaborazione tra l’associazione Diritti di Frontiera Aps e l’associazione Libellula Italia Aps.
L’obiettivo cardine é quello di fare luce sui diritti e sulle esistenze delle persone transgender e migranti che abitano la città di Roma, spesso ai suoi margini, in condizioni di estrema violenza ed invisibilità che subiscono a causa di una discriminazione multipla ed intersezionale dovuta all’appartenenza a diverse sfere identitarie che includono: genere, background migratorio, afferenza a gruppi razzializzati, esperienza del sex-work.
Light on Rights è stato uno spazio di accoglienza per questa comunità in cui si è svolto un laboratorio di dialogo e di riflessione aperta tra la cittadinanza, istituzioni e addettə ai lavori.
A conclusione del progetto è stato realizzato il Report: “Vite che sconfinano la tutela socio-legale dei diritti delle persone LGBTQ+ migranti”.
Il contenuto del report rappresenta l’opinione dellə autorə che ne sono esclusivamente responsabili.
Né L’Unione europea né l’EACEA possono ritenersi responsabili per le informazioni che contiene né per l’uso che ne venga fatto. Analogamente non possono ritenersi responsabili ActionAid International Italia E.T.S. e Fondazione Realizza il Cambiamento.
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L’approccio di LightOnRights
Il progetto si fonda su un modello multidisciplinare e intersezionale che unisce diritto, salute e inclusione sociale.
Presso l’Università Roma Tre, è stato inaugurato uno sportello dedicato alle persone LGBTQIA+ migranti, che offre:
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Assistenza legale per la richiesta d’asilo e la regolarizzazione;
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Supporto all’inclusione per l’accesso a casa, lavoro e formazione;
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Accompagnamento sanitario e mediazione linguistico-culturale;
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Sostegno psicosociale e percorsi di empowerment individuale.
Grazie a questo lavoro, oltre 70 persone LGBTQIA+ migranti sono state supportate, tra cui molte donne trans latinoamericane che oggi possono contare su una rete di protezione reale.
Il diritto d’asilo e la violenza di genere
Le testimonianze raccolte mostrano come la violenza transfobica sia una forma di violenza di genere che attraversa confini e continenti.
Molte donne trans migranti fuggono da paesi dove l’identità di genere è criminalizzata, solo per ritrovarsi in Europa in situazioni di sfruttamento, tratta e marginalità.
LightOnRights ha lavorato per rendere visibile questo intreccio tra violenza, migrazione e genere, promuovendo un’interpretazione del diritto d’asilo che tenga conto delle esperienze trans e delle persecuzioni basate sull’identità di genere.
Salute e dignità: un diritto negato
Il report denuncia la compromissione del diritto alla salute delle persone trans migranti, ostacolate da barriere burocratiche e discriminazioni nei servizi sanitari.
Libellula Italia APS ha attivato protocolli con reparti ospedalieri di Roma per garantire screening gratuiti, assistenza per le terapie ormonali e accesso ai percorsi di affermazione di genere in sicurezza.
L’intervento ha permesso di agganciare persone escluse dal sistema sanitario e restituire loro dignità, cura e fiducia nelle istituzioni.
Abitare come atto politico
Il diritto alla casa è uno dei principali campi di esclusione.
Il progetto ha evidenziato come lo sfruttamento abitativo sia spesso intrecciato con lo sfruttamento lavorativo, in particolare nel sex work forzato.
Roma, epicentro di questa realtà, diventa così anche luogo di riscatto, grazie a percorsi di accoglienza e semi-autonomia promossi in collaborazione con la rete SAI e con enti come Be Free, Ora d’Aria APS e Casa delle Donne Lucha y Siesta.
Verso un’accoglienza intersezionale
Le esperienze raccolte nel progetto indicano una necessità urgente: ripensare il sistema di accoglienza alla luce delle soggettività LGBTQIA+ migranti.
Servono più posti dedicati, formazione del personale e case rifugio per donne trans che vogliono uscire da circuiti di tratta e violenza.
Il convegno nazionale del 26 giugno 2025, “L’accoglienza delle persone trans migranti in Italia”*, ha rappresentato un primo passo collettivo verso la costruzione di un modello realmente inclusivo.
Oltre i confini, verso i diritti
“Vite che sconfinano” è più di un report: è un manifesto politico e umano.
Racconta come, attraverso la solidarietà tra pari, la formazione e la lotta per i diritti, sia possibile abbattere i muri dell’esclusione e costruire nuovi orizzonti di cittadinanza per tuttə.

